Trez
Veterano
Iscritto il: 28/06/2017, 7:32 Messaggi: 732
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Si era a Trinsic, alla banca con il vecchio Pelio per scambi commerciali, voi direte: ma non siete acerrimi nemici? Verissimo, ma il vecchio mago è assai ben fornito di risorse, pertanto è quasi d'obbligo rivolgersi a lui in caso di bisogno, il che lo rende sempre più schifosamente ricco, ma non voglio in questo mio racconto riversare fiele su questo personaggio che popola Sosaria da anni. Dopo aver fatto scambio merci/soldi andammo alla sede degli HighLanders dove ci stava il loro Re, lord M.T.S. Fummo da lui accolti, senza però offrirci alcunchè, e discutendo con la gola secca, decidemmo di andare al dungeon dei "Non Morti". Sinceramente non lo ricordavo, ma quando il mago Pelio fece il gate: cavolo se mi è venne in mente!!! E' un posto dove si sta assai stretti, troppo, per chi come me soffre di claustrofobia, con la peggiorativa che in quelle luride e fetide stanze ci stanno altrettanti luridi e fetidi mostri. Per nostra fortuna avevamo la perfetta combinazione: un mago, un war ed un arciere, il più figo fra tutti per intenderci.Entrammo in ogni stanza e con le evocazioni dei suoi demoni, le mie frecce, i colpi di spada e di kriss uniti all'aiuto di alcune nostre cavalcature da combattimento, avemmo la meglio. Uno ad uno i mostri caddero, ne rimaneva solo uno: il demone di ossa, il più impegnativo. Dopo aver bevuto le pozioni di forza ed agilità, mi sentivo più forte e veloce, così cominciai a scagliare i miei dardi e frecce con molta precisione e velocità. Anche MTS e Pelio avevano i loro colpi segreti o le magie, e con esse riuscimmo dopo un lungo combattimento ad avere la meglio sul demone. Non ci fu un premio speciale alla nostra avventura, niente soldi, solo la soddisfazione di aver ancora una volta avuto ragione del male che popola le terre di Sosaria, cosa che per ottenerla ha bisogno della unione dei cavalieri, dei maghi e degli arcieri di queste terre. Terminata l'avventura, mi recai alla locanda di Mathea in quel di Britain, dove al banco raccontai per filo e per segno la storia, nei minimi dettagli e con molta enfasi. La lingua mi si era sciolta, forse merito dei bicchieri di sidro, idromele e forse qualcosa di altro che non ricordo, lasciai sul tavolo un sacchetto di monete per i due amici osti, e mi avviai alla stanza di Melisanda, la dolce Melisanda, la bella Melisanda, la mia Melisanda...e caddi sul letto in un profondo sonno. PS: intanto in quel di Serpent's la mia dolce metà Sephrenia era in pena per il non vedermi tornare, mi sa che domani mattina dovrò trovare per prima cosa la lucidità, poi recarmi in qualche negozio di sartoria per comprare un bel abito per lei, ed andare dal gioielliere, ahimè, per dimostrale la mia devozione.
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