Evil SoulBlaDe
Junior
Iscritto il: 29/06/2017, 20:23 Messaggi: 41
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Era una serata tranquilla nella locanda di Skara Brae, i pochi commensali presenti, come ogni sera, si scambiavano vicendevoli battute, storie incredibili su paesi lontani e città misteriose, passando dagli oscuri e malvagi territori del sud, ai favolosi regni del deserto. Pochi potevano giurare sulla veridicità delle storie raccontate in quelle serate, dedite più alla passione per l' alcool e per le rotonde forme delle belle cameriere che all' onestà dei racconti riportati; qualcuno però quella sera pareva più sicuro del solito a proposito dell' onestà del proprio racconto, si trattava di un ometto basso, oramai quasi calvo e abbastanza corpulento di nome Orfin. Era conosciuto nella locanda con un abile mercante, non proprio accorto con le proprie finanze, ma molto abile nel recuperare le più esotiche mercanzie e spesso in compagnia degli uomini ritenuti tra i più strani, e questo nonostante, a causa della sua posizione nel bel mezzo delle terre selvagge, la locanda non fosse frequentata proprio da poveri contadini e onesti artigiani, ma persone abituate alle difficoltà di una terrà governata dalla legge del più forte. Quella sera Orfin, certamente fatto fin troppo loquace dagli abbondanti alcolici che le cameriere gli elargivano con particolare generosità, così come si fa solo con chi si sa di poter facilmente alleggerire di parte dei propri denari, almeno se arzillo al punto giusto, oramai con più alcol alle mele che sale in zucca, si stava esibendo in un appassionato monologo a proposito di alcuni dei sui segreti per un proficuo, oltre che interessante, commercio:
ORFIN: Hic, ebbene si cari amici, Hic, questo è il trucco per fare buoni affari, Hic
ORFIN: Hic, inoltre, Hic, gli affari migliori si fanno sempre con gli uomini più strani Hic
MERCANTE: Hahahahaha, smettila Orfin con tutte queste sciocchezze e dicci come fai veramente a trovare sempre clienti così munifici, non ci interessa nulla dei tuoi strani creditori
ORFIN: Hic, creditori? Hic, creditori?! Hic come ti permetti Olaf dal Naso Storto, tu brutta imitazione, Hic, di mercnate di pollame, Hic, quelli sono clienti Hic, ecco perchè non sarai mai un grande mercante, Hic, non sai neanche riconoscere ricchi compratori dalla feccia che frequenti Hic
A quel punto Orfin, rosso in viso tanto per la rabbia quanto per il liquore ingerito, con lo sguardo fisso sul tavolo inizia a sbraitare
ORFIN: e voi questa la chiamate una discussione tra amici, Hic, come vi siete permessi Hic, guardate che orrore,Hic, IL MIO BICCHIERE E' VUOTO! Hic CHI HA AVUTO L' ARDIRE DI BERSI IL MIO LIQUORE MENTRE IO CON TANTA GENEROSITA' VI INSEGNAVO A FARE I MERCANTI, Hic
Orfin, in piedi sulla sua sedia, esibendo un equilibri e una destrezza non comuni per un uomo della sua età, sbraitava e sventolava il suo bicchiere vuoto, quasi a mostrare al suo pubblico la veridicità delle sue parole
NILLY la Cameriera: SMETTILA BRUTTO VECCHIO UBRIACONE, IL LIQUORE TE LO SEI BEVUTO TU, COME I DIECI BICCHIERI PRIMA E COME QUELLI CHE IERI NON HAI PAGATO !!!
Una sonora risata si levo dalla folla di commensali in ascolto
CLIENTE: su, su Nilly non vorrai lasciarlo proprio ora all’ asciutto, il vecchio Orfin stava giusto per rivelarci i suoi tanto fantomatici clienti
Un seconda risata si levò dalla sala mentre la fanciulla versava un nuova abbondante porzione di liquore alle mele nel bichiere del vecchio mercante
ORFIN: si, si, Hic, ridete pure, Hic, ma io dico il vero, Hic
Fece il vecchio, facendo cenno agli uditori di avvicinarsi quasi a voler rivelare un prezioso segreto
ORFIN: quelli che voi chiamate creditori, Hic, altri non sono che gli emissari dei The Bad Company, Hic, con cui ho concluso proprio in questi giorni un ottimo affare Hic, merci e tendaggi, Hic, proprio così, Hic, tutto il necessario per un grande campo fortificato, Hic, proprio così e pagano meglio di quanto mai voi possiate farvi pagare da qualunque dei vostri miseri clienti, Hic
La reazione non fu quella che il vecchio si aspettava, le risate si moltiplicarono tra il suo pubblico, mentre altri si alzarono imprecando su come un altra volta quel vecchiaccio fosse riuscito a scucirgli qualche bicchierino in cambio di una storia assolutamente assurda
OLAF dal Naso Storto: Orfin come al solito alla fin fine hai esagerato, lo sanno tutti che quei farabutti ormai non si fanno più vedere sulla terra di Sosaria, ed ora vuoi farci credere che stanno comprando tutto il necessario per una guerra?
ORFIN: Scccccccccc, Hic, aaabbassa la voce brutto ubriacone, Hic, non sono certo veeenuuti da me travestiti, per farlo poi sapere ai quattro venti, Hic,
Negli occhi del vecchio si accese una luce di vittoria di fronte al silenzio improvviso dei commensali rimasti
ORFIN: Hic, sono più che certo che quei farabutti, Hic, come li chiamate voi, Hic, stanno preparando un invasione Hic, e posso anche dirvi dove, Hic, naturalmente in cambio di un giusto compenso
Orfin stava mostrando ai commensali il suo bicchiere vuoto con un espressione allo stesso tempo avida e beffarda
OLAF dal Naso Storto: d’accordo, daccordo vecchia volpe, eccoti un altro bicchiere ma ora concludi perchè questo è l' ultimo che ci scuci
ORFIN: certamente Olaf, certamente. Allora, quando sono andato alla loro fortezza per consegnare le mercanzie Hic, sono sicuro di aver intravisto su uno dei tavoli della loro biblioteca alcune cartine, erano le mappe dell'isola di trammel, quei farabutti, che vi ricordo essere assassini sanguinari, vogliono invadere Trinsic, e spazzare via gli HighLanders!
Un' ultima risata si levò dai compagni di bevute, tutti oramai più che intenzionati ad abbandonare il vecchio mercante ai suoi deliri. Aggiungersi a qualche altra discussione più interessante e sicuramente meno costosa per le proprie tasche, pareva l' intenzione di tutti i suoi ascoltatori, mentre Orfin, rimasto in silenzio, sorpreso dalla reazione inaspettata dei commensali, dopo qualche istante si alza per lasciare l' allegra serata
OLAF dal Naso Storto: Orfin e così anche questa volta ci hai fregato, e hai bevuto tutta la serata a nostre spese rifilandoci una storia assurda, ma quando avrai i soldi per offrirci tu un bicchierino, o almeno per pagarti i tuoi di bicchierini?
Una fragorosa risata si levò dalla sala, mentre il vecchio mercante si avviava ricurvo verso l' uscita, quando, vicino alla porta, forse preso dall' orgoglio, o semplicemente impossibilitato a resistere alla ghiotta occasione si girò pronto a replicare. Il vecchio pareva stranamente ed improvvisamente lucido, la voce più ferma, gli occhi non più lucidi, lo sguardo non più vacuo ma fisso, ed un beffardo sorriso scolpito sul viso
ORFIN: e chi ti hai mai detto che io non abbia i soldi per pagarmi da bere, o pagarlo a voi, piccoli e incapaci mercanti di polli, forse prima di pretendere che qualcuno sia disposto a pagarti da bere dovresti preoccuparti di avere un avventura per la quale la gente sia disposta a pagare o anche semplicemente a perdere un pò del proprio tempo invece che le tue solite avventure da bordello Olaf dal Naso Storto
Detto questo Orfin, sollevò il proprio mantello mostrando al collega e ai clienti della locanda due grosse sacche apparentemente piene di denari, dopodichè, estratta dalla tasca una piccola pietruzza del colore dell' avorio la depositò sul tavolo vuoto più vicino, e rivolgendosi all' oste
ORFIN: questa è per le consumazioni di questa sera, per le consumazioni di TUTTI i clienti! e buona serata
Detto questo, tra lo stupore di tutti i commensali, improvvisamente ammutoliti, e un leggero sorriso del vecchio Oste, Orfin si girò chiudendosi la porta dietro le spalle e scomparendo nella notte per chissà quale altro proficuo commercio
[GDR OFF] I The Bad Company [BC] dichiarano guerra agli HighLanders [HL]
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