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sentenza
Junior
Iscritto il: 18/01/2025, 18:16 Messaggi: 34
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Le cicatrici rimangono sulla pelle a ricordarci chi siamo e chi siamo stati. I dolori, gli affanni, si affrontano giorno per giorno soppesando e valutando la miglior via da seguire. Ma c'è una cosa che non scalfisce il tempo e quella è l'ossessione. Gli scontri con Trez erano ormai assidui. Era il tempo che qualcosa si muovesse nelle lande statiche di Sosaria. Certo, le incoronazioni e i fasti erano belli. Ma nel mio cuore ardeva solo il desiderio di morte e distruzione. Era una sensazione nuova per quell’animo saggio e fermo. Qualcosa lo aveva destabilizzato. Qualcosa aveva smosso le viscere interiori che ormai erano contorte in un groviglio di odio e devastazione. L'equilibrio necessita di shock per ristabilizzarsi ed era arrivato quel momento anche per Geremia. Non ero ancora pronto, ma avevo il tempo di coltivare il seme della discordia e farlo fiorire nel fuoco della vendetta. Vendetta. Vendetta. Vendetta. L'unica cosa che ormai contava. Ma proprio quando meno te lo aspetti, alla porta bussano nuove amicizie. Erano preziose, capaci di scombinare le carte sul tavolo. E lo fecero. Sono sfinito, pensai. Ma devo continuare a prepararmi: la strada è lunga e la scalata tortuosa. Non mollerò di un passo. Una mano al cappello per spostarlo con un gesto nervoso, un colpo alla barba. L’ultimo soffio di pipa formò una nuvola che si contorse in una forma ancestrale. Devo tornare sui libri.
_________________ -Sentenza--Geremia-
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28/02/2025, 13:52 |
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Trez
Veterano
Iscritto il: 28/06/2017, 7:32 Messaggi: 803
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Geremia, Sentenza... ma chi sono? Ero alla locanda di Britain da Mathea e Rodrigo, il barista, mi raccontava di aver sentito che qualcuno me la avrebbe giurata. Ed allora gli chiesi da dove venissero queste "minacce". Mi raccontò che giorni prima si erano presentati due fratelli che provenivano da Yew che si erano fermati alla locanda. Erano molto giovani, ma assai focosi, perchè nei loro discorsi ebbi a sentire che erano assai infuriati contro il Ramingo e Slash. Da quello che avevo sentito avevano subito torti ma siccome erano ancora non abili alle arti marziali, per ora meditavano vendetta. Sputai per terra, mi feci dare un altro boccale di birra ed andai nella stanza di Melisenda, lei si sapeva come mettermi a terra.
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05/03/2025, 21:10 |
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sentenza
Junior
Iscritto il: 18/01/2025, 18:16 Messaggi: 34
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La barba ormai quasi toccava il pavimento, tutto questo studio e per cosa? “Fratello mio ormai non ti riconosco più” mi disse Geremia. “Hai ragione.” Ribattei secco. “Dobbiamo risolvere questa questione, non c’è bisogno di questa guerra in casa ora, ragiona.” Continuó Geremia. “E cosa dovrei fare? Lasciar perdere lo smacco? Far finta di niente?”. “Dovresti ascoltarmi e ragionare di più”. Fece con tono sfrontato Geremia. Mi fece quasi infuriare con queste parole. Erano state giornate difficili. L’ansia del continuo pericolo, la rincorsa verso l’ignoto. Ma capii, Geremia era stanco, la sua apparente calma gli stava suggerendo una via che non vedevo. “Dobbiamo parlarci.”Geremia accese la pipa. “Mai.” Rispose Sentenza “Fratello mio, tu sei sempre stato quello con il fuoco nel culo, ma qui è ora di ascoltami ed usare il cervello.” Con calma Geremia prese a ripetere una formula runica che riconobbi subito. “Dove stai andando?” Gli chiesi. “Devo riflettere e tu disturbi le mie meditazioni brutto cazzone.” Sputai per terra e lo vidi svanire in un soffio di polvere. Se avesse ragione quel vecchio di mio fratello?.
_________________ -Sentenza--Geremia-
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08/03/2025, 18:24 |
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