mi aggiravo presso la locanda di Magincia quando senti due uomini bisbigliare su un certo nome che ricordo di aver sentito molto tempo fa, senza indugi mi avvicinai ai due uomini e gli chiesi di cosa stessero parlando, risposero che non mi riguardava, allora io presi un sacchetto di monete che appena videro con uno sguardo di desiderio mi dissero che un veggente gli disse che un loro amico che è scomparso da giorni, che andò verso un sentiero scavato tra i monti di Ilshenar dove al fine vera una magione di pietra che si dicesse conteneva grandi ricchezze, l'uomo entro senza fermarsi a riflettere sul perchè una cosi bella magione risiedesse in un luogo cosi remoto, addentrandosi sempre più in profondità potette notare molti quadri di uomini e donne intenti ad'urlare in preda al panico per qualcosa fuori dalla loro comprensione, ma lui noto che in'ognuno dei quadri c'era un particolare; v'era una figura sempre in penombra a osservare urlare quelle persone nei dipinti, allora l'uomo decise di entrare ancora più infondo a quel incubo di stanze e corridoi che sembravano ripetersi ad'ogni passo, finchè non giunse in una grande sala con una tavola grande e imbandita di pietanze ma senza nessuno sedutovi a torno l'uomo si sedette e comincio a consumare il pasto offertogli dal presunto padrone della magione, ad'un certo punto l'uomo senti una risata proveniente dal fondo della stanza ma non era umana era più maligna come quella di una iena che ha appena catturato la sua preda, l'uomo cerco di scappare ma era troppo tardi perchè nel tentativo di oltrepassare il corridoio dei quadri agonizzanti le sue gambe furono tranciate a metà, negli ultimi istanti di vita vide che quei quadri non avevano più un volto spaventato ma un volto sorridete di scherno , prima di terminare la visione il vecchio veggente prima che la sua forza finisse pronuncio u nome che gli fece gelare il sangue: Melisande
Quindi mi addentrai nel passaggio che conduceva alla magione ma non ero solo, Trez il GM degli HL mi aiutò in quest'impresa dopo aver seguito le strisce di sangue che si allungavano nei corridoi arrivammo alla fine dove risiedeva l'empio demone la battaglia fu lunga e estenuante ma alla fine riuscimmo a ucciderla e cosi vendicammo la povera anima la cui curiosità la porto ad'una macabra fine.



Dopo la morte del demone tornai a dare la buona notizia a i due uomini, ma loro volevano sapere che cosa gli avesse fatto quella strega, e io gli risposi il loro volto sembro un'incrocio fra l'inquieto e lo shock, io risposi:< lo indossava>