Il vecchio Ramingo era migliorato con le cure di Garrison e Reade, i due guaritori di Britain, le loro visite lo avevano rimesso in sesto, come anche le loro finanze ed i loro stomaci, ad ogni visita, Meriel si prodigava ad offrire loro ogni ben di Dio a tavola ed un bel sacchettino di monete sonanti per il loro disturbo. Le energie ritrovate, misero di buon umore Trez, decise quindi di farsi sellare la cavalcatura e si diresse a casa di MongoXXX il mago. Fu accolto con gioia dal parente, che subito si prodigò a mettere in tavola bottiglie di vino e cibo in abbondanza, ma il Ramingo rifiutò il tutto, accontentandosi di una tisana e di qualche frutto. "Siete sicuro di stare bene?" gli chiese il mago, "Si, ora va meglio, ma devo astenermi dal ricadere negli antichi vizi". MongoXXX a queste parole corrucciò la fronte, diede un tiro con la pipa, scosse la testa e poi disse:" Bene, sono contento per voi, ma ditemi vi è anche passata la rabbia per l'incoronazione di Lord M.T.S. a Re di Trinsic?" A questa domanda il Ramingo ebbe una reazione misurata e controllata: sbattè il pugno sul tavolo, lanciò irripetibili maledizioni, e sfasciò una sedia. "Devo trovare il modo di rendere la vita difficile a quella gilda di smidollati, come pure ai loro amici! Avete novità su di loro?" " Si ne ho, pochi giorni fa ero al porto di Britain da Helene la pescatrice che mi confidò di aver visto scendere da una imbarcazione un cavaliere, che poi ho saputo dal barista Jaron che era un vecchio guerriero degli HighLanders : Kibit. Inoltre il Re di Trinsic sta organizzando un torneo di pugilato, e ci sta molto fermento per questo evento." Il Ramingo si lisciò la barba bianca, indossò il nero mantello e si accomiatò dal mago dicendogli:" Bene cugino mio, è ora di provare il mio nuovo arco appena fabbricato, andrò a Delucia a trovare un vecchio conoscente, Lord Duncan, potremmo avere degli interessi in comune."

Calava la sera nella locanda a Delucia,ero provato dalla lunga giornata passata a combattere mostri feroci in un dungeon non troppo lontano cercando di recuperare oggetti rari,era ormai passato tanto tempo dalle ultime battaglie in giro per le strade dei regni e l apatia stava rendendomi vuoto e privo di ogni emozione,era giunta da non molto la notizia dell incoronazione di M.T.S,gia re degli hl, come re di Trinsic e la notizia non era stata gradita da molti abitanti di Sosaria.
Ormai gli order vivevano felici e avevano in mano il controllo di tutto,raramente si trovavano in giro da soli,le alleanze insieme alle gilde neutral dava loro un grande vantaggio e ormai i vecchi assassini come me restavano al di fuori delle citttà in solitaria non avendo ovviamente alleati diretti.
Quella sera pero arrivato davanti alla porta di casa trovai un oscura figura che mi attendeva,mantello e tunica neri come la pece non facevano intravedere il volto di colui che mi aspettava proprio davanti casa,ma riconobbi subito l animale sul quale il misterioso personaggio era seduto,era Trez il ramingo che borbottava qualcosa tra se e se mentre mi avvicinavo.
Non ero sorpreso di trovarlo li,sapeva bene perche lo stava aspettando...
Il suo malumore sull incoronazione del nuovo re di Trinsic aleggiava piu della notizia dell incoronazione stessa e non aveva tutti i torti ad esserne contrario...
Lo invitai ad entrare in casa scegliendo una delle bottiglie di rum migliori che avevo,si prospettava una serata lunga.
Era ancora ricercato dalle guardie per non aver scontato la pena in carcere per i fatti del Commodoro ed era ormai passato dalla parte del chaos anche se non lo dichiarava apertamente.....era un buon vantaggio per me,un alleato poteva avere un significato in questo periodo di apatia.
dopo aver discusso su quali fossero le prossime mosse da fare,l obiettivo era comune...
...da qualche settimana arrivavano nuovi cavalieri e maghi nella città a Trinsic che risplendeva del suo periodo migliore,era ora di far sentire la nostra presenza in città e vedere quanto poteva essere migliorato il regno sotto la protezione del nuovo Re.

Ah manigoldi… pensavano di farla franca, nella speranza di prenderci alla sprovvista!

Un buon Re che si rispetti ha importanti conoscenze, e soprattutto sa farle fruttare al meglio.



Da giorni avevo messo sulle tracce di Trez e Duncan, fidati ricercatori, i quali riportavano solo a me privatamente circa dei loro movimenti e spostamenti.

Non in ultimo era stato avvisato di un incontro segreto, presso l’abitazione di Duncan, i due stavano tramando, palesavano una possibile alleanza.


Signori la mia incoronazione non era davvero stata gradita…

…ma se pensano di spadroneggiare per le vie di Trinsic…beh ne vedremo delle belle!



Da tempo il Chaos era sparito dal mondo di Sosaria, la gente viveva tranquilla, ma per tornare nell’oblio e nella paura ci voleva davvero poco.

Sarà bene avvisare i miei Gildani e amici affinché tutti siano pronti ad eventuali sorprese dei due manigoldi!



Re MTS.

Stavo finendo il mio boccale di idromele nella taverna di Nujel'm quando uno strano pettegolezzo raggiunse le mie orecchie.
*Sembra che l'incoronazione del nuovo Re di Trinsic abbia provocato qualche malcontento* pensai tra me e me.

La notizia non mi sorprese. La mancanza della Regina aveva lasciato un vuoto, in un ruolo che nessuno aveva avuto l'ardire di reclamare.
O almeno così si mostrava in pubblico, in realtà tanti ambivano al potere che quel trono garantiva.

Trinsic ormai era stata abbandonata da secoli da gilde di combattenti come i Guardians of the Sky e gli Elemental Guardians. L'unica gilda rimasta era ormai debole e non più abituata alla brutalità della battaglia.

*Sarà una guerra crudele, fratricida. Tanti innocenti e puri moriranno nel nome di un trono che è ormai privo di significato* mi dissi con un moto di disgusto verso il genere umano.

Erano passati anni da quando il consiglio di guerra dei Legacy of Death scomparì senza preavviso.
Ormai non c'era più un capo che decidesse l'orientamento e la direzione della Gilda, specialmente da che lato schierarsi in questa scaramuccia.

*Beh -mi dissi- penso che, a questo punto, l'unico modo per rendere onore al mio disprezzo per l'umanità sia il rendere Trinsic un inferno. Spero solo di non rimanere a corto di dardi. Amici del Re, Nemici del Re. Che importa, nessuno lascerà Trinsic da vivo.*

La notte era calata su Trinsic, eppure le torce continuavano a illuminare le vie principali della città. Il clima era teso: l’ombra di Trez il Ramingo si allungava sui vicoli, e il re, lord M.T.S., sapeva che la sua autorità era minacciata. Old Pelio, il vecchio mago e consigliere del re, scrutava il cielo dalla torre più alta del palazzo, cercando presagi nel vento.

Maxmilian I e LeChuck, i due maghi fedeli alla corona, si erano riuniti nella grande sala dell’Ordine Arcano per discutere delle ultime mosse di Trez e del pericoloso mercenario Duncan, che sembrava aver stretto un patto con il ramingo. I due cavalieri dell’Ordo Crucis, Eowin e Vilma, presidiavano la città con i loro uomini, ma la tensione cresceva, anche Lady Nefetiti Falken e suo marito Ork Falken giravano per le strade della cittadella cercando di rassicurare la popolazione, ma avevano avvistato movimenti sospetti nelle strade del mercato e si temeva un attacco imminente.

Nel frattempo, nelle ombre della città, Trez radunava i suoi alleati. La città avrebbe presto tremato, e il re avrebbe dovuto rispondere per i suoi peccati.

Miro l’eremita, una figura solitaria che abitava nelle paludi di Minoc, ricevette la visita del giovane Geremia. Il ragazzo, inesperto e desideroso di comprendere il mondo, cercava risposte. Miro, con la sua saggezza, lo mise in guardia: “Le battaglie di oggi non si combattono solo con le spade, ma con il cuore e la mente. Scegli bene da che parte stare.”

Erestras, l'assassino, nascosto nelle ombre di una taverna, affinava le sue lame . La notte sarebbe stata lunga, e il sangue avrebbe bagnato le strade di Trinsic.

La città tratteneva il fiato, ignara che l’alba avrebbe portato con sé la tempesta.

La nobile città di Trinsic, un tempo faro di giustizia e cavalleria, giace ora schiacciata sotto il tallone di Erestras, crudele assassino e comandante di una milizia senza onore. Da mesi, i suoi vessilli neri sventolano sulle mura della città, mentre le grida degli oppressi si mescolano al clangore delle armi.

Il popolo attende, spera, ma la risposta del Re, Lord M.T.S., tarda ad arrivare. Le voci si moltiplicano come serpi nel buio.

«Non ha le forze...», sussurrano alcuni.
«Troppo lontano, troppo rischioso...», mormorano altri.
Ma c’è chi va oltre:
«È un vigliacco.»

Eppure, c’è chi afferma che le cose non siano come sembrano. Pare che Lord M.T.S. sia prigioniero di un antico patto, sigillato con sangue e magia nera, che gli impedisce di agire direttamente. Che una minaccia più grande si stia muovendo dietro Erestras… o forse è tutto un inganno orchestrato dal Re stesso?

Intanto, i ribelli si organizzano nell’ombra. Vecchi paladini, ladri dal cuore ardente, maghi decaduti...

Trez era dal suo venditore nonchè grande amico Marty a Luna. Era pensieroso, al che il buon vecchio venditore tirò fuori una ottima bottiglia di sidro, conosceva come far tornare la favella al Ramingo. Dopo alcuni bicchieri Trez disse: " mio caro amico ho idea che i buoni propositi messi in atto in teoria fra me e Duncan, ma non messi in pratica, non portino alla fine a nulla, anzi ho idea che il Re di Trinsic abbia stretto un patto con l'assassino Erestras dei LOD, non ne sono sicuro al cento per cento, ma da informazioni avute sembrerebbe così. Ora ci sta una avventura in corso in quel lontano territorio di Tokuno, e nessun HighLanders è a Trinsic, a questo punto proverò a vedere come si mette perchè il malvagio Erestras mi ha attaccato proprio ieri poco fuori da Zento e ci ho rimesso. Ma sono convinto che non attaccherà nessun HL, proprio per il mio sospetto prima esposto, quindi dovrò rivedere i piani.

Nel deserto rovente, a un soffio dalle mura di Zento, nel cuore selvaggio del territorio di Tokuno, il vecchio arciere Trez il Ramingo avanzava solitario, le vesti impolverate e l’arco ancora fumante di frecce scagliate contro orde di samurai demoniaci e scarafaggi infernali. I suoi occhi, duri come selci, scrutavano l’orizzonte con l’instancabile vigilanza di chi ha visto troppa morte.

Fu allora che l’aria vibrò di un silenzio diverso. L’assassino Erestras, invisibile come il pensiero di un serpente, balzò dall’ombra di una duna. Due frecce furono scoccate nello stesso istante. Una trafisse il mantello di Trez, l’altra sfiorò la gola di Erestras.

Cominciò il duello.

Si muovevano come spiriti del vento, tra scatti fulminei e respiri trattenuti. Le frecce cantavano nell’aria, e il sole batteva sulle dune come tamburo di guerra. Ma Trez, pur vecchio, era ancora maestro. Con un ultimo movimento secco, piantò una freccia tra le costole del nemico.

Erestras cadde, muto, nella sabbia rossa.

Trez non disse nulla. Solo raccolse la sua faretra, si voltò, e scomparve nel vento caldo del deserto, lasciando alle rovine di Tokuno un’altra leggenda.