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Messaggi senza risposta | Argomenti attivi Oggi è 22/05/2025, 15:57



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 Pasqua 2025: Il Talismano Dei Samurai 
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Pasqua 2025: La Lama Del Ronin

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L'Ombra del Loto Spezzato


    Un tempo, Zento risplendeva d'onore e disciplina, protetta dall'orgoglio dei suoi Samurai. Lo Shogun Takeyasu, uomo dallo spirito inflessibile e devoto alla tradizione, guidava i suoi guerrieri con fermezza, certo che la rettitudine fosse l'unica vera via.

    Ma il destino non si piega al volere degli uomini. Quando dalle montagne giunsero le prime ombre Takeyasu non vacillò: ordinò di mantenere le posizioni, vietando ogni ritirata. La paura era un nemico peggiore del male stesso, diceva. E nessuno doveva dubitare.

    Tuttavia, un uomo osò disobbedire. Hirotaka, comandante stimato e guida amata dai suoi, vide ciò che altri rifiutavano di ammettere. Villaggi arsi, bambini in fuga, soldati straziati dall'interno. L'onore, per lui, non risiedeva nell'obbedienza cieca, ma nella salvezza degli innocenti. Così, con un manipolo di guerrieri, abbandonò il fronte per strappare vite alla morte.

    Non fu considerato un eroe, ma un traditore. Disonorati e privati del nome, Hirotaka e i suoi divennero Ronin: samurai senza padrone, né patria.


Il Morso e la Caduta

    Durante una missione oltre le vette corrotte, mentre guidava il suo gruppo attraverso le rovine invase, Hirotaka fu morso da una creatura abominevole: uno scarafaggio demoniaco dalle mandibole oscure. In principio fu solo febbre, seguita da visioni e incubi. Ma poi venne il cambiamento.

    La carne bruciava, la mente vacillava, eppure il cuore di Hirotaka non cedette. Lottò contro la bestia dentro di sé, restando sospeso tra due nature: né completamente uomo, né completamente mostro. Né vivo, né morto. Un esilio più profondo del precedente cominciò: quello dall'umanità.

    Dicono che oggi vaghi ancora tra le nebbie delle terre contaminate, alla guida di altri Ronin mutati come lui. Alcuni giurano di averlo visto, lo sguardo febbrile e la voce spezzata, ancora saldo nella sua convinzione che ciò che fece fu giusto. Altri raccontano di un mostro che non conosce più il significato del perdono.


La Lama Del Ronin

    Ciò che resta indiscusso è il ricordo della sua arma. La Lama Del Ronin, forgiata da Hirotaka poco prima della sua caduta, intinta nel suo sangue e nell'eco del suo dolore. Una spada avvolta dalla leggenda.

    Chi l'ha vista, racconta che arda al tatto, come se la rabbia e la vergogna che l'hanno forgiata ancora bruciassero al suo interno. Ogni fenditura racconta una storia: quella di un uomo che tentò di salvare il suo popolo e venne abbandonato, di un comandante che scelse il cuore al posto del comando... e fu punito per questo.

    C'è chi dice che la lama sussurri al vento. Chi la brandisce, pare sentire una voce spezzata che chiama, dolce e disperata, come un ricordo che non vuole svanire.


[GDR Off]

    Per ottenere La Lama Del Ronin è necessario sconfiggere Hirotaka che si trova oltre le montagne insieme ai Ronin Dell'Ombra. La ricompensa verrà consegnata insieme agli altri premi. Comando: [talismani

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17/04/2025, 21:06
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Messaggi: 851
Nel caldo abbraccio del deserto, a ovest della città di Zento, Trez il Ramingo riposava presso la "Dimora della Luna Rossa", rifugio del saggio Yasuke. Le cicatrici della guerra contro samurai demoniaci e scarafaggi infernali ancora bruciavano sulla pelle, ma la compagnia della dolce Sumire, una Maiko dai sorrisi silenziosi, gli donava sollievo.

Fu lì che udì il sussurro: la Lama dei Ronin, forgiata da Hirotaka, maestro d’acciaio divenuto traditore. Per ottenerla, avrebbe dovuto oltrepassare le Montagne di Zento e sconfiggere i famigerati Cavalieri dell’Ombra, guardiani spettrali al servizio del fabbro caduto.

Impresa folle, pensò. Ma Trez non era tipo da voltarsi indietro.

Giunto nei pressi dell’accampamento nemico, il destino gli mandò Geremia, giovane mago dagli occhi troppo saggi per la sua età. Uniti da uno scopo comune, strinsero un patto e attaccarono.

Uno solo dei Cavalieri cadde. Uno solo.

Ma le sabbie nascondevano un orrore peggiore: uno Yamadon, bestia antica e letale. Lo abbatterono, ma a caro prezzo. Le forze erano al limite, e Hirotaka era ancora lontano.

Trez osservò il cielo rosso sangue e disse al mago:
«Torneremo. Ma con alleati degni di questa guerra.»

E così, svanirono tra le dune, alla ricerca di nuovi compagni, con la luna che osservava… silenziosa e vigile.


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18/04/2025, 14:07
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Iscritto il: 30/11/2020, 18:04
Messaggi: 177
L'hanami è la tradizionale usanza giapponese di contemplare la fioritura primaverile degli alberi, in particolare dei ciliegi. Si tratta di una cerimonia che celebra la bellezza fugace dei fiori di ciliegio.

MTS adorava questo periodo dell’anno, si recava ogni anno nella piccola cittadina di Zento, al fine di ammirare e rilassarsi, inebriandosi del profumo della fioritura.

Zento era una cittadina in perfetto stile orientale, molto curata e ricca di dettagli, si poteva passeggiare per i suoi viali e notare le diverse sfumature di colori, che ornavano la città.

Inoltre Zento era conosciuta per le sue Geishe, dame di compagnia giapponesi che intrattengono i clienti, simbolo della cultura giapponese in Occidente sintesi di grazia esotica e sensualità.

….Appena giunto presso la città, notai che qualcosa nell’aria era diverso dal solito, c’era fervore e paura. Andai a cercare Anamaky, una nobil donna giapponese, con la quale passavo sempre volentieri il mio tempo. Anamaky vedendomi mi venne incontro con un sorriso, mi fece subito accomodare presso la sua dimora e iniziò a raccontarmi di una minaccia che stava avvolgendo la città di Zento.

Mio Lord come ogni anno, siamo nel periodo che precede la Pasqua Orientale, i ciliegi iniziano a fiorire, dovrebbe essere un bel momento per la città di Zento, ma alcuni gruppi di Ronin, i nostri Samurai, si sono ribellati e oltre le montagne il male incombe.

All’improvviso varcò la porta una meravigliosa ragazza dai capelli color caramello, era Aika.

Anamaky mi spiegò che Aika era da poco giunta a Zento, stava cercando alcuni oggetti molto rari, le Uova del Dragone.

Aika vedendomi si inchinò con gesto di reverenza e subito mi venne incontro chiedendo il mio aiuto, per la sua ricerca.

….la richiesta subito mi sembrò strana e quasi irriverente, ma notando lo sguardo puro di Aika accettai di buon cuore l’incarico, giusto il tempo di fare provviste e mi incamminai verso le montagne, insieme al mio fidato destriero Elecktro.

Lo scenario che mi si prospettò non prometteva nulla di buono, venni subito assalito da strane creature, ma fortunatamente Elecktro si faceva spazio fra di esse uccidendole e scaraventandole via dalla mia strada.

Alcuni Ronin vedendomi provarono ad attaccarmi, ma inutilmente perché riuscii velocemente a liberarmi di loro e proseguire la mia ricerca. Arrivai in una zona desertica, dove gruppi di Ronin e altri strani esseri, stavano predando e devastando, al centro di loro vi era una tenda all’interno della quale si notavano delle figure.

Mi preparai allo scontro, mangiai alcuni petali della Rosa di Trinsic, che donano una speciale forza, misi il mio elmo, sfoderai la mia spada e mi lanciai nella mischia.

A breve intorno a me si potevano vedere solo cadaveri che giacevano al suolo, mi avvicinai alla tenda, dove al suo interno era prigioniera una Nobil donna, era Kiyomi di Zento.

Mi precipitai subito in suo soccorso ed ella in segno di ringraziamento mi porse un piccolo bauletto di legno, al cui interno erano custodite le Uova del Dragone….mi girai per ringraziare ma Kiyomi era sparita, svanita nel nulla…

Tornato in città, a Zento, andai da Aika per consegnare il frutto della mia ricerca.

Gli occhi di Aika si riempirono di gioia e lacrime, avevo salvato la Pasqua di Zento.

La sera stessa mi invitarono a festeggiare per le strade di Zento, un tappeto di petali rosa ricopriva i vialetti.

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Re di Trinsic - Guild Master HL


18/04/2025, 16:14
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La Caduta di Hirotaka, il Traditore

Nel rovente deserto a nord della città di Zento, nel cuore del misterioso territorio di Tokuno, si estendeva l’accampamento dei Ronin dell’Ombra. Là, Hirotaka, un tempo valoroso comandante al servizio dello Shogun, ora divenuto traditore, aveva radunato i suoi seguaci ribelli. Assetato di potere, aveva disonorato l’antico codice dei Bushi, attirando su di sé l’ira del Regno di Trinsic.

Il re di Trinsic, Lord M.T.S., non esitò. Radunò un manipolo di valorosi cavalieri della sua fidata gilda, gli Highlanders. Con lui vi erano Lechuck, potente mago dalle vesti di fuoco, e Kibit, un guerriero dallo sguardo risoluto e dalla lama sempre assetata di giustizia. Al gruppo si unirono anche il vecchio ma indomito Khan, veterano di mille battaglie, e Old Pelio, mago saggio e riflessivo, la cui parola pesava quanto una spada.

Con loro viaggiava anche Trez il Ramingo, maestro dell’arco e della solitudine, noto tanto per la sua mira letale quanto per il suo carattere irascibile. Al suo fianco, o meglio, al suo malcontento, vi era Erestras, assassino silenzioso e letale, con il quale non correva affatto buon sangue. Eppure, fu la voce del Re a tenerli uniti: l’onore e la giustizia dovevano prevalere sull’odio.

Attraversarono le dune ardenti, dove il sole sembrava volerli inghiottire, fino a giungere all’accampamento dei Ronin. La battaglia scoppiò furiosa, con il clangore delle lame che si fondeva ai gridi dei morenti. I Ronin dell’Ombra combatterono con ferocia, ma i cavalieri di Trinsic dimostrarono perché erano temuti in ogni angolo del regno.

Ma non erano soli, i Ronin. Nelle profondità sabbiose del deserto si celava un orrore: lo Yamadon, bestia ancestrale, pelle coriacea come ferro e veleno nel sangue. Ogni colpo inferto alla creatura si trasformava in un morso letale per chi lo osava. Fu in quel momento che la vera forza del gruppo emerse. Lechuck evocò fiamme celesti per tenere a bada il mostro, mentre Pelio usava antichi incanti per proteggere i compagni. Kibit, affiancato da Khan, colpiva con precisione chirurgica, e Trez, nonostante la tensione, copriva da lontano Erestras che danzava tra le ombre, ferendo dove nessuno si aspettava.

Alla fine, Hirotaka fu circondato. I suoi occhi tradivano rabbia e paura. Duellò fino all’ultimo respiro, ma le lame, le magie e le frecce, posero fine al suo tradimento. Con un ultimo sibilo, anche lo Yamadon cadde, sconfitto da una combinazione di magia e strategia.

Come segno di riconoscenza, lo Shogun Takeyasu, informato dell'impresa, giunse personalmente a Zento. In una solenne cerimonia sotto il cielo dorato del crepuscolo, consegnò ai cavalieri la Lama dei Ronin, antico artefatto simbolo di onore e redenzione.

Così si concluse la ribellione di Hirotaka, e il deserto di Tokuno tornò al silenzio, testimone muto del coraggio di un pugno di eroi.


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19/04/2025, 7:18
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Iscritto il: 22/08/2017, 21:19
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Erestras era esausto. Ogni molecola del suo corpo bramava riposo. Con la fronte madida di sudore osservava l'orizzonte dalla duna più alta.
Il deserto era ormai un mare di sangue su cui galleggiavano isole di corpi senza vita.
Il suo arco, ormai al limite, era profondamente incrinato. La corda era ormai ridotta allo spessore di un filo di seta. Le sua mani sanguinavano sotto i calli strappati via dallo scoccare delle frecce. Migliaia, decine di migliaia di frecce.
I posseduti erano nemici ostici ma finalmente era riuscito a porre fine all'invasione.
Ormai solo l'incredibile frastuono di un silenzio assordante dominava in quel luogo.


20/04/2025, 23:23
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Khan era di ritorno da un lungo viaggio che lo aveva portato lontano da casa per tanto tempo, il fato dispone e i poveri mortali si devono assoggettare. Era arrivato a poche leghe dalla sua dimora quando lo colse la notte, stanco e affamato decise di fermarsi alla locanda che aveva appena superato. Aveva appena ordinato del pane,formaggio e un boccale di birra quando entrarono quattro giovani avventurieri, parlavano ad alta voce tutti eccitati dell'impresa che andavano a compiere. Si trattava di andare in un remoto territorio per cercare delle uova di dragone, sterminare degli innocui mostri striscianti e colmarsi di un ricco bottino a spese di guerrieri vestiti in modo strano di cui loro avrebbero fatto strage. Queste parole richiamarono alla mente di Khan una visione dal passato; lui era stato tanti anni fa in quel lontano paese ma le immagini che ritornarono alla sua mente non erano neppure lontanamente simili a ciò che raccontavano. Ricordava di animali che non si trovavano da nessuna altra parte e lui ne aveva una collezione impagliati in un baule e poi c'erano mostri striscianti che erano refrattari alla musica del suo flauto e che con un sol colpo ti riducevano in fin di vita; poi c'era un enorme verme, non avrebbe saputo descriverlo altrimenti, velocissimo che sprizzava un veleno mortale a grande distanza, perfino gli arcieri che colpiscono da molto lontano non erano sicuri con tale mostro. Khan si permise di intervenire nella discussione, cercando di far capire che a volte bisogna essere prudenti, perché non sempre quello che viene raccontato è pienamente veritiero., ma quelli si misero a ridere e risposero: "Non vedi, vecchio, quanti siamo e come siamo armati? noi non abbiamo paura a differenza di te". Khan allora li guardò e in una visione, circondati da una nebbia nera fittissima,vide quattro corpi senza vita distesi a terra, circondati da numerosi terribili guerrieri vestiti con armature strane, gli stessi che aveva incontrato tanto tanto tempo fa. La visione scomparve, ma quell'accenno a quelle uova di dragone accese la sua fantasia; appena arrivo a casa, si disse, sentirò Mago Oldpelio se ne è a conoscenza, lui sa sempre tutto e magari mi proporrà una nuova avventura. La mattina seguente riprese il viaggio e arrivato a casa non perse tempo a inviare il solito falco a Oldpelio raccontando quello che era avvenuto alla taverna. La sera stessa ebbe la risposta, non solo Oldpelio confermava la storia delle favoleggianti uova, ma parlava di un samurai divenuto ronin perché aveva disubbito al suo comandante, seppure per un motivo non certo futile, che vagava per quelle lande e di una sua spada leggendaria come nessuno aveva mai posseduto. Gli suggeriva di preparare armi e bagagli e di avviarsi il prima possibile verso quelle terre perché nel frattempo lui stava organizzando una numerosa squadra di combattenti, maghi, arcieri, guerrieri perché l'impresa era sicuramente al limite del proibitivo, ci si sarebbe ritrovati nella città di Zento e nell'attesa Khan avrebbe potuto saggiare le forze nemiche e cercare le uova tanto preziose.

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21/04/2025, 19:59
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Iscritto il: 29/06/2017, 13:15
Messaggi: 248
Khan non mise tempo in mezzo nel giro di un giorno fu pronto per partire, fece gran rifornimento di reagenti, pozioni di ogni tipo e vettovaglie e seguendo la traccia dettata da Oldpelio, tramite una serie di portali si ritrovò nella citta di Zento, da li risali verso nord dove incontrò i primi mostri ed ebbe conferma dei suoi ricordi, i mostri erano sempre quelli. Nel giro di poco uccise moltissime di quelle creature, nel corpo delle quali reperì le meravigliose Uova del dragone. Poi si mise ad aspettare l'arrivo dei rinforzi sperando che fossero tanti perché l'impresa si preannunciava disperata. Passarono alcuni giorni e infine all'orizzonte comparve un vera armata composta da i più famosi combattenti di Sosaria. C'era Trez il Ramingo formidabile arciere, il Re di Trinsic con alcuni fedelissimi, naturalmente il confratello mago Oldpelio e si erano pure aggregati notissimi assassini come Erestras conosciuti come ottimi combattenti. La spedizione per la ricerca di Hirotaka, il ronin dalla lama leggendaria, e dei suoi seguaci partì e in breve, grazie alle notizie raccolte, li individuarono; iniziò così una ferocissima e lunga battaglia senza esclusione di colpi. Il deserto era coperto di sangue, Khan non ricordava di aver visto o sentito niente del genere, nonostante i ronin cadessero numerosi arrivavano sempre nuove ondate di mostri e altri ronin a proteggere il loro capo che era veramente un grande combattente. Alla fine coperto di frecce, attaccato dai demoni e colpito da ogni specie di magia cadde rovinosamente a terra per non rialzarsi più. I pochi ronin sopravvissuti fuggirono via e la composita armata di Sosaria potè tornare a Zento dove fu accolta con tutti gli onori dallo Shogun Takeyasu che in segno di riconoscenza fece dono della leggendaria Lama del Ronin.

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23/04/2025, 12:14
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Iscritto il: 23/06/2017, 22:57
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Pasqua 2025: Risultati

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Il Riposo dei Dannati

    Fu nell'ultima battaglia che i Ronin dell'Ombra, guidati dal loro tormentato comandante Hirotaka, affrontarono il proprio destino. Combatterono con la ferocia dei disperati, sapendo di non poter tornare indietro. E quando caddero, lo fecero non come vinti, ma come guerrieri redenti. L'esilio era stato il loro marchio, la maledizione demoniaca il loro fardello, ma in quella fine trovarono ciò che per anni avevano cercato: pace.

    Eppure, la guerra non era finita.

    Zento non aveva ancora ritrovato il proprio equilibrio. Metà dell'isola era ancora infestata dagli scarafaggi demoniaci, una piaga nata nel ventre oscuro delle montagne. Ne furono distrutti a centinaia, forse a migliaia, ma alcuni sopravvissero, strisciando nel buio con la minaccia della rinascita.

    Lo Shogun, credendo che i suoi Samurai fossero ancora vivi, combatteva con la speranza nel cuore. Solo più tardi scoprì la verità: molti erano caduti, contagiati, consumati dall'oscurità che avevano cercato di contenere.

    Zento era stanca. Le mura tremavano ancora al ricordo degli assalti, eppure la città non si arrese. Le lame venivano affilate, i giovani addestrati, i cuori temprati. La ferita era aperta, ma per la prima volta dall'inizio dell'invasione, il nemico aveva indietreggiato. L'offensiva dei Ronin aveva colpito a fondo, e anche se il prezzo era stato alto, la minaccia era ora ridimensionata.

    Una quiete tesa avvolse la città. Un respiro fragile tra due tempeste. Non era pace, non ancora. Ma per i figli di Zento, era abbastanza per guardare il cielo senza paura. Anche solo per un attimo.


Ritiro premi

    [GDR OFF]

    Come anticipato i premi possono essere richiesti da coloro che hanno raccolto tutte e cinque le Uova Del Dragone e che hanno contribuito alla storia con un intervento GDR. I premi saranno generati solo a richiesta, che potrà essere inviata fino al 30 aprile. Anche per il contributo GDR c'è tempo fino a quella data.

    Consultare quindi la lista dei premi e inviare un messaggio privato a RitiroPremi: [pm RitiroPremi

    Esempio di richiesta per 600 samurai, 800 scarafaggi e sconfitta Hirotaka:

      600 samurai => HiryuFiammante, colore a scelta 1,2,3,4
      800 scarafaggi => 800 / 100 = +8.0 punti abilità + candela di Pasqua

    Cita:
    +5.0 punti su Sword, +3.0 Animal taming. HiryuFiammante colore 4. La Lama Del Ronin. Candela pasqua.

    I premi saranno consegnati direttamente in banca nei giorni successivi, non appena saranno pronti.

    L'abilità speciale dell'Hiryu Fiammante può essere richiamata con il suo nome + un punto esclamativo (es. HiryuFiammante!) oppure, soprattutto nel caso di più Pet con azione al proprio seguito, con il comando [pet . Il target dell'azione corrisponde a quello attuale in WarMode.

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23/04/2025, 13:51
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